ferragosto moka

 


un caffè dopo il pranzo di ferragosto. sì,  per l'appunto, a casa propria. tapparelle abbassate, finestre chiuse per non fare entrare le intense folate di caldo agostano che aspettano di penetrare le stanze ancora apparentemente fresche (è un eufemismo!) di conseguenza si fanno solo movimenti lenti ed avveduti e poi i rumori appaiono sommessi. si diffondono timidi fruscii di ciabatte strascicanti e un frinire intenso di cicale in lontananza giunge dal parchetto. in tutto si intona impertinente il gorgoglìo del caffè che è giunto alla sua meta superiore.

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