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Es werden Posts vom Februar, 2021 angezeigt.

i punti sulla situazione

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cerchiamo di rappresentare il momento che viviamo. innanzitutto, la situazione umana sembra essere seriamente compromessa. facciamo poi il punto sulle circostanze specifiche: dieci file di punti neri a tre, discostate tra loro, assieme ad un sestetto fuggitivo - sempre discostato a due file di tre, tra sé e sé - cercano di evadere dalla rigida chiusura del campo rosso. è un strepitoso tentativo di fuga dal lockdown generale. ma, i sei punti ribelli non andranno lontano. sono punti - o, meglio: puntini - e con ciò, senza dare un giudizio di valore geometrico, non riescono comunque a lasciarsi dietro la gabbia che li ha ospitati sinora. sono bloccati lì, fermi, prigionieri di se stessi, sul margine del campo rosso, in una gigantesca situazione di invalicabilità. 

eruzioni vulcaniche

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la terra non è morta. la terra bolle ed è viva più che mai. siamo noi che ci stiamo avvicinando alla morte. è vero, ci stiamo estinguendo lentamente. e l'umanità sta provando una delle sue molteplici varianti di suicidio collettivo. le eruzioni vulcaniche le interpreto così: il mondo [quello rosso di rabbia] erutta tutta la sua ira verso i nostri malaffari e le nostre cieche manipolazioni dell'ambiente terrestre. la grande madre vulcanica   ci ammonisce insistentemente, e lo ha fatto di continuo. mamma  etna, fino a ieri sera,   ci ha mandato il cartellino rosso, e questo per l'ennesima volta. ma da ieri, domenica 21 02 2021 tace perentoriamente. sicuramente ha deciso di riposarsi un po' dalle sue fatiche laviche. non rutta più, non sputacchia, non ci manda lapilli e polveri, non bolle più. ma attenti, è andata solo ad appisolarsi per qualche anno o qualche mese, poi chissà, ci sputerà addosso di nuovo la sua grande rabbia rossa per un'ultima volta [ahi noi!].

der stille lausbub

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DER STILLE LAUSBUB_IL MONELLO TACITURNO, FEB 2021 [papier collé and mixed media on canvas, 100 x 100 cm] unter der woche ging ich mit herta, unserem sanften   hausmædchen - für mich eine zweite wechselmutter, denn mama ging ja die ganze woche lang in die gemeinde arbeiten - fast jeden tag nach dietenheim. man schrieb das jahr 1956 - da waren auch irgendwie die olympischen winterspiele in cortina - und der weg nach dietenheim zu den gremes per pedes war ja eher weit, am abend ging ich darum immer gerne und ohne besondere proteste oder kaprizen ins bett, denn meist war ich so hundemuede dass jeder streich der aus der fantasie eines lausbuben eben entspringen konnte von vorne herein ausgeschlossen war.  alle die mir damals nahestanden - oder war es nur ich? - bezeichneten mich darum als stillen, etwas schuechternen lausbuben, un monello taciturno (spesso stanco la sera)  eben. ich erinnere mich in etwa so ausgesehen zu haben: mit einer spitzen nase - immer vorne mit der fantasie - einem

rock the casbah

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CASBAH, acrylics on canvas, 100x150 cm, BS82.210211.THU dieci anni fa ero a marrakesh . cinque anni fa a fez . impressioni e visioni di diversità nelle grandi k asbah . elias canetti , nelle sue stimmen von marrakesch  mi aveva informato da prima.  quarant'anni fa poi, ero a londra:  rock the casbah . magnifici ribelli  the  clash . allucinazioni di vite cittadine, esistenze individuali e collettive nelle città spontanee cresciute attorno al vivere e all'abitare sociali. e la ribellione? mia certamente: tentativi di opposizione, controcampi e rifiuti della cosiddetta normalità. gli schemi urbani dell'establishment non mi entusiasmavamo, anche se avevo deciso di prendermi la responsabilità di realizzare architetture ideali, utopie irrealizzabili, poi addirittura città in piccolo, formando schemi di strade assieme a isolati costruiti con la mente. un gioco rischioso. carte topografiche sin dall'infanzia. mamma ci pensava a fornirmi di piantine piegate di paesi, città, oce

nebelige welt

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Nebel in Glaning / Nebbia a Cologna / Photo Benno Simma / Feb 2021 normalerweise læuft die nebelige welt meist so nebenher. wir schætzen ja nur die sonnige seite unseres lebens und sind froh wenn wir in gutem wetter miteinander beziehungsreich als individuen existieren kœnnen. zumeist. weil aber die klare welt ja den großteil der zeit in der norm zu sein scheint, muessen wir uns ganz ehrlich fragen: wo steckt denn eigentlich die realitæt? im nebeligen oder im klaren?   eben. gute frage. denn: heutzutage entpuppt sich die welt zumeist als sehr unklar, verschmiert, verkommen und verschwommen. die weltumspannende pandemie ist gerade am hœhepunkt ihrer diffusion, ein unbekannter virus verbreitet sich wie die pest durch die zeitgenœssische menschheit und sorgt dafuer daß wir mit nebelscheinwerfern unseren meist unauffindbaren weg ganz alleine auf uns selbst gestellt fahren muessen, es sei denn wir wollen absichtlich von der rechten lebensbahn abkommen. und diese verlockung eines vertragsbr