la terza volta


 
 
 
la terza volta sarà come la prima! assurda e gratuita affermazione? non direi. nel nostro caso la cosa corrisponde grosso modo alla verità. dopo una lunga pausa tra la seconda e la terza volta, dovuta ad inconvenienti di varia natura fisica, le mie braccia pensanti (nel senso del diretto collegamento tra cervello pensante - gedankenhirn e mano agente - aktionshand) si sono rimesse in moto, dapprima largamente confuse e senza un preciso ordine dall'alto, poi man mano muovendosi lentamente tra le idee d'azione immaginate in maniera ottica e tattile. inizia il processo del pensiero manuale - des handgedachten gedankens, in una sorta di vortice dove l'azione concreta (realizzata al momento con molta fatica fisica, ahimè) costruisce se stessa in un vortice di azione-pensiero poco controllato dalla razionalità, che comunque al momento in me esiste in maniera molto debole, e a volte addirittura quasi scompare - meno male - dagli schermi del mio cervello spesso assai sovraccarico di stimoli. ecco, così sono nate le due tele raffigurate qui sopra, la prima, in alto denominata MANY YEARS REVOLVING e la seconda - in fondo nata per prima - sotto con il nome MANY YEARS CROSSING, ambedue di misura quadrata, ambedue a tecnica mista (usando vecchi giornali, carte veline colorate, pezzi del nostro ex-copriletto e acrilici di varia liquidità), con le misure 100 x 100 cm.

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