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der stille lausbub

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DER STILLE LAUSBUB_IL MONELLO TACITURNO, FEB 2021 [papier collé and mixed media on canvas, 100 x 100 cm] unter der woche ging ich mit herta, unserem sanften   hausmædchen - für mich eine zweite wechselmutter, denn mama ging ja die ganze woche lang in die gemeinde arbeiten - fast jeden tag nach dietenheim. man schrieb das jahr 1956 - da waren auch irgendwie die olympischen winterspiele in cortina - und der weg nach dietenheim zu den gremes per pedes war ja eher weit, am abend ging ich darum immer gerne und ohne besondere proteste oder kaprizen ins bett, denn meist war ich so hundemuede dass jeder streich der aus der fantasie eines lausbuben eben entspringen konnte von vorne herein ausgeschlossen war.  alle die mir damals nahestanden - oder war es nur ich? - bezeichneten mich darum als stillen, etwas schuechternen lausbuben, un monello taciturno (spesso stanco la sera)  eben. ich erinnere mich in etwa so ausgesehen zu haben: mit einer spitzen nase - immer vorne mit der fantasie - einem

il tempo si ferma

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IL TEMPO SI FERMA_DIE ZEIT STEHT STILL,  papier collé and mixed media on canvas, 50x50 cm, BS86.210113.WED lo so che questa volta riuscirò meglio a descrivere una mia personalissima sensazione usando la lingua italiana, perché dall'oggi al domani il tempo s'è fermato - sì, avete capito bene: si è fermato, non a eboli, ma a bolzano, proprio dentro la mia testa. ha cessato di battere come un cuore cronologico che smette di pompare giorno e notte globuli temporali, si è bloccato all'improvviso, senza avvertimento alcuno, come se fosse stanco di scandire gli anni, i mesi, i giorni, le ore, i minuti e i secondi. quando quella bestia di tempo si ferma non ci sono santi che tengono, vengo scaraventato nel mio passato, non quello mio prossimo, ma quello remoto, ributtato nelle cose che furono di quand'ero bambino. e così vengo costretto da questo zeitenschock  ad una compulsiva voglia di strappare materiali di tutti i tipi e assemblarli alla rinfusa (sì avete sentito bene: alla