rock the casbah


CASBAH, acrylics on canvas, 100x150 cm, BS82.210211.THU

dieci anni fa ero a marrakesh. cinque anni fa a fez. impressioni e visioni di diversità nelle grandi kasbah. elias canetti, nelle sue stimmen von marrakesch mi aveva informato da prima.  quarant'anni fa poi, ero a londra: rock the casbah. magnifici ribelli the clash. allucinazioni di vite cittadine, esistenze individuali e collettive nelle città spontanee cresciute attorno al vivere e all'abitare sociali. e la ribellione? mia certamente: tentativi di opposizione, controcampi e rifiuti della cosiddetta normalità. gli schemi urbani dell'establishment non mi entusiasmavamo, anche se avevo deciso di prendermi la responsabilità di realizzare architetture ideali, utopie irrealizzabili, poi addirittura città in piccolo, formando schemi di strade assieme a isolati costruiti con la mente. un gioco rischioso. carte topografiche sin dall'infanzia. mamma ci pensava a fornirmi di piantine piegate di paesi, città, oceani e continenti. carte, testimonianze e magie della geografia. scritture di mondo. grafie di terra. ora ne traggo vantaggio. mi sento profondamente dentro il fatto urbano e lo trasformo in schema fantastico in scala uno a diecimila, il tutto immerso in un intreccio di strade e calli della mia amata venezia, dove ho appreso le arti e le vite, quelle vere.

 

Kommentare

Beliebte Posts aus diesem Blog

AMTSBRIEF AN DIE GEGENWART