HANDSCHRIFT • GRAFÍA

Hau dem einen ordentlich drauf! noch einen! einen gewaltigen Pinselhieb noch drüber. Todschwarz vor Zorn und ohne Unterlaß voll in die finstere Farb! Mit Wut hab ich im Pinselschlag ausgeholt. Das nasse und vollgetränkte Pinselhaar peitscht auf das feucht-weiss der Leinwand aufgezwungene Zeitungspapier: die überschmierte Zeit, die unschuldig anhaftende Stundung, das unbeschriebene Blatt, plötzlich verletzt, in seiner Substanz zerbombt, verloren, aber noch nicht untergegangen. Kein Friede zwischen Schwarz und Weiss in Sicht? Keine Eintracht zwischen den anscheinendem Gegensätzen scheint möglich. 

So ist die Handschrift des Krieges. 

Colpiscilo per bene! Ancora! Ancora un colpo! E poi una violenta sferzata di pennello ancora! Nero dalla rabbia e senza sosta nel pieno del colore scuro della morte! E con rabbia ancora un bel colpo sferzante di pennello! Il pelo bagnato e intriso colpisce come una frusta la tela grondante e bagnata, costretta ai fogli di carta da giornale: Il tempo di sporco imbrattato, gli anni resi sporchi di violenza, improvvisamente feriti, bombardati nella sostanza, persi, sconfitti, ma non del tutto ancora sommersi in capitolazione. Nessuna pace sarà tra il Bianco e il Nero? Nessuna concordia tra gli immaginari contrasti mai ci potrà essere? 

Così è la grafía della guerra!
 

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